Aggiornato il 29 Marzo 2023 alle 08:28

Screening
Il tumore del colon-retto colpisce l’ultima parte dell’intestino (colon retto) e consiste in una crescita anomala delle cellule del suo rivestimento interno. È al secondo posto come frequenza tra le malattie tumorali in Italia e in Europa. La sopravvivenza dopo l’asportazione del tumore è strettamente legata alla precocità della diagnosi. In genere si sviluppa a partire da piccole formazioni benigne, chiamate polipi o più precisamente adenomi che, se degenerano, si trasformano in cancro. Solo una piccola percentuale di questi adenomi può trasformarsi in tumore maligno. Si tratta di un processo molto lungo che solitamente richiede anni e che si può interrompere con l'asportazione del polipo stesso. Per questo è molto importante diagnosticarli e asportarli precocemente.
Per individuare una lesione "sospetta" viene effettuata la ricerca del sangue occulto nelle feci, un esame semplice, indolore e che non causa alcun fastidio. Consiste nel verificare la presenza o meno di sangue nelle feci, invisibile ad occhio nudo. Si rivolge a persone che non hanno apparenti disturbi intestinali.
L’esame, estremamente semplice, consiste nella raccolta (eseguita a casa) di un piccolo campione di feci e nella ricerca di tracce di sangue non visibili a occhio nudo. Il test usato, essendo di ‘ultima generazione’, non rende necessario seguire restrizioni dietetiche prima della sua esecuzione e basterà un unico campione.
Il programma è rivolto a tutti i cittadini, di entrambi i sessi, di età compresa tra i 50 ed i 70 anni, fascia in cui il rischio di malattia aumenta.
Un risultato positivo può essere dovuto anche a cause non tumorali ad esempio alle emorroidi. In ogni caso sarà necessario completare l'esame con un'altra indagine chiamata colonscopia.
L'esame del sangue occulto è molto efficace per individuare il tumore dell’intestino, anche quando è molto piccolo e non si avverte alcun disturbo. Tuttavia possono esserci anche casi di "falsi negativi": ovvero può accadere che un polipo o anche una lesione tumorale siano presenti ma non sanguinino e quindi l'esame risulti negativo. Per questo, è importantissimo ripetere l'esame ogni 2 anni e non sottovalutare disturbi che possono manifestarsi dopo un esame con risultato negativo.
Fattori di rischio:
- - Eta : >90% dei casi si sviluppa in persone di oltre 50 anni;
- - Storia personale o familiare di polipi e/o di cancro del colon-retto;
- - Malattie infiammatorie croniche intestinali: morbo di Crohn, RCU;
- - Sindromi ereditarie: poliposi adenomatosa familiare, carcinosi ereditaria del colon-retto su base non poliposica (Sindrome di Lynch).
Stili di vita favorenti:
- - Sedentarietà;
- - Scarso consumo di frutta e verdura;
- - Dieta ricca di grassi e con poche fibre;
- - Eccesso ponderale;
- - Consumo di alcool;
- - Fumo.